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  1. Aretha Everline
     
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    La apro qui, anche se non siamo esattamente nella foresta, ma più lontano (sempre in una foresta, però)

    Avevo spiccato il volo molto in fretta, senza aspettare la reazione di nessuno e mi ero immediatamente messa in viaggio. Quel pomeriggio era stata un fiasco, così come tutte gli altri momenti di cui avevo troppo presto immaginato la fine. Ero arrivata alla locanda con l’intenzione di chiedere un consiglio ai miei amici, ma nulla era andato come avevo sperato: eravamo stati interrotti dall’arrivo Vaxer e dopo ancora da quello di Maya, che si era portata dietro un problema che non ero riuscita a capire, dall’onda sonora di Abyss, e infine dalla visione di Dragon. Troppe cose si erano succedute in un solo giorno, o meglio in poche ore, e ora mi stavo lanciando verso un’avventura che non avrei mai potuto vivere da sola, anche se non ero del tutto sola: c’era Fairie con me, ma, nonostante tutto il bene che mi potesse volere, non sarebbe stata in grado di affrontare quelle creature.
    Ero arrabbiata: con Dragon e con me stessa. Con il ragazzo perché aveva avuto una visione su di loro e sapevo che questo significava che avrebbe cercato di incontrarli, in un modo o nell’altro, e non potevo permetterglielo poiché temevo che le cose non sarebbero andate bene. Ma la peggior arrabbiatura l’avevo verso di me, perché mentre parlavo in quel modo a Dragon, avevo deliberatamente ignorato che i suoi “poteri” non potessero essere controllati.
    Al tempo stesso, però, ero anche frustrata. Mi mossi un po’ sulla sella di Fairie, cercando una posizione che mi avrebbe permesso di dimenticare per un momento tutti quei sentimenti, o solo di alleviarli, ma non la trovai. Alla fine, sconfitta, mi lasciai cadere all’indietro sul mio drago e emisi un verso basso, di delusione e tristezza. La Taglia Tempeste, che fino a quel momento mi aveva lasciato da sola, perché riteneva fosse la cosa giusta, decise di intervenire e mi lanciò in avanti, sbalzandomi dalla sella. Caddi per pochi metri, poi lei mi riprese elegantemente con le zampe anteriori e si mise ad osservarmi, mentre continuava a volare.
    Ci trovammo così una di fronte all’altra, faccia a muso, e solo allora smisi di pensare un attimo a me e mi chiesi per la prima volta cosa volesse lei.
    - Mi dispiace, io…- cominciai, ma lei mi bloccò
    - Sta’ zitta, testona - disse con una nota ironica nella voce, tornando a guardare avanti.
    Improvvisamente tutte le brutte sensazioni cominciarono a sparire, mentre l’aria fredda mi accarezzava il corpo e avvertivo il vuoto sotto ai miei piedi. Rimasi così per pochi minuti, fino a che, proprio quando pensavo che non sarebbe successo più nulla, Fairie mi lanciò di sotto e si lanciò in picchiata per riprendermi sulla schiena. Rimasi sdraiata sulla sua schiena, ridendo con lei e pensando che c’era e ci sarebbe per sempre stata e che avrei sempre potuto contare su di lei.
    Dopo un po’ mi alzai perché eravamo quasi giunte alla nostra destinazione quando avvertii la presenza di qualcuno, cosa che la rabbia e la frustrazione mi avevano impedito di sentire. Non potevo permettere che qualche sconosciuto mi seguisse nel posto dove stavo andando, così cambiai direzione facendo però sembrare che quello era il percorso che dovevo fare e dissi a Fairie di scendere in una radura abbastanza coperta dagli alberi. Pensavo che una volta atterrate ci saremmo nascoste tra gli arbusti, aspettando che il nostro inseguitore si posasse a sua volta, per smascherarlo, ma, appena smontai da sella e i miei piedi toccarono terra, mi bloccai e gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime. Sapevo che dovevo spostarmi da lì, perché ero troppo scoperta, ma non ci riuscii: continuavo a guardarmi attorno e ad assaporare ogni secondo come se qualcuno avesse dovuto portarmi via quel luogo da un momento all’altro, ma non glielo avrei mai permesso perché quella… quella era casa mia.
    Ok, forse è un po' lunga,, perdonatemi
     
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  2. Dragon99ar
     
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    Durante il volo avevo avuto un altra visione che mi aveva mostrato Aretha, deve sola in una foresta. Ed è lì che andammo. Riuscimmo a trovare Aretha ma lei cambiò subito direzione e scappò. La inseguimmo e lei atterrò per poi nascondersi ma sbucò subito fuori. Atterrammo e io mi avvicinai a lei
    Finalmente ti abbiamo trovata. Possiamo parlare?
    Solo dopo mi accorsi che il suo volto era pieno di lacrime
     
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    Volai su Asha silenziosa e furtiva come non mai, mentre seguivamo Aretha. Il cielo pomeridiano era di un rosso acceso e il sole, ora calmo e pacifico, illuminava di luce rossastra le nubi (che pertanto assumevano quel particolare colore) e tutto il paesaggio circostante; creando quasi un paesaggio magico.
    Era stano ma, dentro di me, il senso delle mie responsabilità era finalmente riuscito a prevalere sui miei sentimenti. Ora che Hiccup era partito, il comando restava a me. E di sicuro non avrei deluso il mio caro Vichingo, questo é sicuro. Avevo già le idee molto chiare su come avrei amministrato la scuola e gli studenti; idee che ora avevano scacciato via la tristezza, mettendo in funzione il cervello e tenendolo ben impegnato.
    Mi alzai dalla posizione in cui ero (sdraiata con gli arti penzoloni ) per mettermi seduta sul mio drago.
    Da quando l'avevo avuta, Asha era sempre andata migliorando. Chi avrebbe mai detto che la forte e possente ed elegante Draghessa che ora stavo cavalcando fosse un tempo un'ingenua cucciola che non dormiva la notte senza il suo peluche?
    Era davvero cresciuta e migliorata molto, e , soprattutto, era diventata ancora di più come una sorella per me. Con lei avevo condiviso tutto, sia momenti belli che brutti, gli allenamenti e i divertimenti, le gioie e le sofferenze. E ancora una volta, dopo quello che mi era successo, Asha aveva dimostrato di essere una sorella , sempre pronta a coccolarti o ascoltarti.
    Ora eravamo entrambe con lo sguardo attento su Aretha, a qualche metro di distanza da noi; abbastanza lontano per avere il tempo di nascondersi, abbastanza vicino per vedere su quale traiettoria dovesse proseguire e, di conseguenza, che strada avremmo dovuto prendere.
    Non seguivo bene il percorso che facevamo, in effetti. Mi era sconosciuta quella zona dell'isola e forse, pensai, non l'avevo mai vista , non avendo motivo di andare in quella zona.
    Aretha d'un tratto smontó per poi atterrare in una piccola foresta coperta di alberi. Era una strana destinazione, pensai, ma non dissi nulla; mi limitai a non scendere subito in picchiata verso di lei per non destare sospetti. Non volevo certo che mi riconoscesse, non subito almeno...
    E cosí restammo, io ed Asha, ferme in aria, perfettamente immobili (tranne naturalmente il battito d'ali del mio uncinato mortale blu notte) , restando a riflettere sul da farsi.
    Asha voltó la testa di lato, i suoi occhi azzurro mare che mi fissavano, pensierosi
    Grrrrr...? emise dei versi interrogativi.
    Io a mia volta la guardai e sospirai
    Credimi, neanch'io so di preciso perché siamo qui. Aretha é fuggita per le visioni di Dragon e noi siamo andati a cercarla. É stata una cosa...istintiva. Già, proprio cosí: istinto. Non c'é una ragione precisa... risposi al mio drago
    Grrr.
    Grrr?Gr-Grrr?
    continuó a chiedere lei con versetti confusi
    No, non so cosa c'entrino le visioni di Dragon con lei. So solo che se Aretha é stata portata al punto di voler scappare via, significa che la visione riguardava lei. E se la visione riguardava lei, allora Aretha si trova davvero in guai seri, Asha. Ora credo che sia atterrata laggiù risposi indicando con il dito la foresta che si trovava a una buona decina di metri da noi, poiché eravamo alte rispetto ad essa, trovandoci in volo.
    Grrrrrrrr..Grrr?
    Io? Devo seguirla, per forza...ricordi? Hiccup ha lasciato a noi il comando...é nostro compito proteggere quei cavalieri di draghi.
    Che dici: andiamo a cercarla? Non vorrei che si cacciasse in qualche guaio....
    proposi al mio drago
    Questa annuii ondeggiando maestosamente il collo, prima di scendere, guidata da me, in picchiata sulla foresta. Trovai subito Aretha con lo sguardo, poiché si trovava in un punto molto "scoperto" della foresta e, sinceramente, mi chiesi il perché. Certo era che se io avessi voluto scappare, non avrei mai scelto un posto simile.
    Comunque....Asha compí delle virate particolari che le permisero di superare i rami intrecciati in men che non si dica e cosí atterrammo sullo strato di foglie cadute che ricopriva il suolo.
    Solo allora notai che anche Dragon era arrivato, e che ora stava giusto chiedendo ad Aretha:
    Finalmente ti abbiamo trovata. Possiamo parlare?
    Io scesi da Asha e entrambe ci avvicinammo a lei e al suo Tagliatempeste, fino ad arrivare alla distanza di un piede si e no da loro.
    Toh guarda chi si rivede! La ragazza che parla con le morti urlanti! Cosa ci fa un'elegante donzella come te in un posto strambo e remoto come questo? chiesi ironica guardandola con aria divertita.
    Fu solo allora che lo notai: stava piangendo.
    Beh, di una cosa ero certa: bastava che si mettesse a piovere ed eravamo apposto.
    Solo...ora sentivo una stana sensazione dentro di me. Mi resi conto solo in quel momento che fino ad allora non avevo mai conosciuto cosí bene Aretha, e che ci fossero tantissime cose sul suo conto che ancora non conoscevo. Cosí la mia espressione divenne improvvisamente seria. Le misi una mano sulla spalla con fare quasi materno e le chiesi
    Hei...va tutto bene?
    Ora i miei occhi blu erano fissi su di lei, in cerca di risposte e anche Asha guardava la scena attenta senza perdere un solo movimento delle nostre azioni.
     
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    Seguimmo Aretha e Fairie, per chissà quale destinazione.
    Cosa aveva visto Dragon per spaventarla in questo modo?
    La risposta poteva essere solo una, le Creature Nere.

    D'un tratto, Abyss si girò, incuriosito da qualocsa dietro di noi.
    Mi voltai e vidi Vaxer.
    Hmm... forse scoprirò altro su di lui... mormorai, tornando a concentrarmi su Aretha.
    Vidi poi Fairie gettarsi in picchiata dentro una foresta, possibile che ci avesse visti?!
    Mi diedi dello stupido, era di Aretha che stavamo parlando, prima o poi se ne sarebbe accorta...

    Beyond si diresse nella foresta, finché la vedemmo.... insieme a Dragon e a Maya.
    Tanto per cambiare arriviamo sempre ultimi... e pensare che l'abbiamo seguita per primi. dissi, scendendo da Beyond e notando che Aretha stava piangendo.
    Dragon e Maya tentavano di tirarle su il morale...
    Mi avvicinai per aiutare, ma venni superato da Abyss, che rapido si avvicinò ad Aretha, strofinando il muso sul suo volto, per farla ridere.
    Cuccioli... dissi, alzando le spalle.
    Mi avvicinai poi a Dragon, chiedendogli a bassa voce: Hai avuto una visione sulle Creature Nere?
     
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  5. tiana
     
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    Dopo quello che successe nella locanda seguimmo tutti Aretha. Durante il viaggio Dragon ci superò di molto e Maya non disse nulla. Forse non aveva voglia di parlare-pensai. Rimasi un po’ più indietro quando vidi la ragazza fermarsi e parlare col suo drago, riuscì a distrarsi e mi sembrò più calma, continuare a pensarci non le avrebbe fatto bene. Volavo piano su Smeralda quando vidi Zaber e Vaxer passare e scendere verso il punto della foresta in cui si trovavano Aretha, Dragon e Maya.
    -“andiamo”- dissi a Smeralda. Atterrammo poco dopo a anche noi. Notai che Aretha stava piangendo e Maya cercava di consolarla. Dragon e Zaber stavano parlando a bassa voce. Non sapevo come comportarmi… non la conoscevo quanto Maya…eppure Aretha mi salvato quando stavo per essere attaccata dal morte sussurrante. Sorrisi nel vedere il cucciolo di Zaber avvicinarsi, anche lui sapeva che a volte un abbraccio è meglio di 1000 parole! La mia attenzione fu attirata dalla voce di Zaber
    -“hai avuto una visione sulla creature nere?”- chiese a Dragon. Forse era quello che la preoccupava. Potevo aiutarla solo se lei ci avesse detto qualcosa in piu… o se… ma certo! Richiamai un po dei miei poteri senza cambiare ne vestito ne colore dei capelli, solo le punte si schiarirono un po, in modo da avere quel po di potere per capire cosa stava provando e aiutarla.
    Aretha si sentiva a casa, stava difendendo quel luogo. Mi avvicinai a lei –“noi siamo qui per aiutarti, qualsiasi cosa dovesse succedere”- le dissi con tono sicuro, ma al tempo stesso tranquillo. Mi avvicinai ancora un po e la abbracciai.
    scusate se non ho usato i colori, ma ho copiato e incollato direttamente da word e non ricordavo i codici
     
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    ruolo un po male perché da cel è complicato xD

    Atterrai vicino il resto dei Cavalieri e mi appoggia ad un albero, ascoltando ciò che si dicevano. A quanto pare Dragon aveva avuto un' altra visione, riguardante probabilmente le bestie nere.Aretha stava piangendo e gli altri cercavano di consolarlo. Resta al mio posto, attendendo un eventuale attacco delle creature
     
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  7. Aretha Everline
     
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    Ero ancora immobile, quando sentii un battito d'ali dietro di me e, poco dopo, la voce di Dragon giunse al mio orecchio:
    - Finalmente ti abbiamo trovata. Possiamo parlare?
    La parola abbiamo mi provocò un vuoto nel petto: quante persone mi avevano seguita in quel posto? In quanti avevano violato quel luogo per me sacro?
    Ma la risposta non si fece attendere.
    - Toh guarda chi si rivede! La ragazza che parla con le morti urlanti! Cosa ci fa un'elegante donzella come te in un posto strambo e remoto come questo?- Era Maya quella che aveva parlato, probabilmente nel tentativo di essere divertente, ma non ero in vena di ridere in quel momento: quella che era stata felicità nel rivedere i luoghi in cui ero cresciuta, si era trasformata improvvisamente in rabbia per la presenza di quelle persone che non si sarebbero dovute trovare in quel posto.
    - Hey va tutto bene?- Mi chiese, dopo essersi avvicinata, avermi messo la mano sulla spalla e aver fissato i suoi occhi blu nei miei.
    Mi svincolai dal contatto con lei, mentre il mio sguardo scivolava lentamente verso il basso, incapace di sostenere il suo. Non sapevo come reagire: non volevo perdere la loro amicizia, ma al tempo stesso non volevo che la mia vita passata si fondesse con la mia vita a Berk.
    A tirarmi su il morale fu, come sempre, un drago, o meglio un cucciolo di drago, cioè Abyss, che mi si avvicinò per strofinarsi contro di me. Riuscì finalmente a strapparmi un leggero sorriso e, sbollita dalla rabbia, pensai ai miei amici che avevano intrapreso quel viaggio solo per seguire me e per sapere come stavo e improvvisamente mi sentii protetta dalla loro presenza. Notai Zaber che si avvicinava a Dragon per sussurrargli qualcosa, probabilmente per non farlo capire a me, ma lo sentii comunque eppure non mi interessò perché conoscevo già la risposta.
    Poco dopo arrivò anche Tiana che mi si avvicinò e mi abbracciò, dicendomi poco prima:
    - noi siamo qui per aiutarti, qualsiasi cosa dovesse succedere.
    Finalmente capii: non dovevo più avere paura di quello che stavo per fare perché ormai i miei amici erano lì e sapevo che mi avrebbero aiutato. Questa volta ricambiai l'abbraccio e quando mi staccai da lei avevo un vero sorriso stampato sulla faccia. Mi asciugai in fretta le lacrime e sussurrai:
    - È solo che questo luogo è...- feci una pausa per trovare le parole adatte. -... Così pieno di ricordi.
    Detto quello, mi sentii sollevata e mi girai verso Dragon, ricordandomi che lui voleva parlarmi.
    Un verso di fianco a me mi distrasse, così guardai Fairie e osservai che stava fissando divertita un punto davanti a sé, ma non chiesi nulla perché notai solo in quel momento la presenza di Vaxer
    - Che... –cominciai, ma qualcosa mi colpì mandandomi a terra e subito dopo un Cambia-Ala si materializzò davanti a me, cominciando a leccarmi. Risi, mentre cercavo di liberarmi dalla sua presa e, appena ci riuscii, balzai in piedi per fronteggiare un nuovo “attacco”. Il drago davanti a me, però, non mi saltò di nuovo addosso, si limitò a guardarmi intensamente, fino a che non emise un verso.
    - Anche tu mi sei mancato- gli risposi, parlando nel linguaggio umano, con una nota di nostalgia nella voce. Lui mi avvicinò e io gli accarezzai il collo, mentre pensavo che, nel tempo in cui sarei rimasta lì, ne avrei viste tante di quelle scene, poi tornai a guardare Dragon, , sforzandomi di non considerare la presenza dell’uomo da me tanto odiato.
    - Di cosa volevi parlarmi?- chiesi, pur sapendo che la risposta non mi sarebbe piaciuta.
    Scusate sono un po’ di fretta, non ho ruolato molto bene, spero si capisca.
     
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  8. Dragon99ar
     
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    Aretha stava per parlarmi ma un Cambia Ala gli saltò addosso. Pensavo la stesse aggredendo e mi preparai a dire a Fulmine di attaccare ma mi fermai quanto vidi che i due erano amici. Aretha si avvicinò di nuovo a me
    - Di cosa volevi parlarmi?
    Mi chiese
    Beh..... non mi sembra ne il momento, ne il luogo per parlarne ma....... Ho avuto una visione su quelle creature
     
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    Aretha si liberó in fretta dalla mia "presa" sulla spalla, abbassando poi gli occhi. Io non riuscivo proprio a capire cosa avesse, quella ragazza; e il suo comportamento cosí misterioso e impulsivo mi stupiva veramente. Per di più non avevo una parola buona, una consolazione....niente di niente: la mia mente era priva dell'istinto di formulare frasi compassionevoli verso gli altri. Mi dispiaceva molto vederla cosí, quasi sbigottita, ma non sapevo veramente che fare...d'altronde io non sono cosí...
    Non potei fare altro che restare immobile, voltando lievemente la testa verso destra in un'espressione confusa che sembrava chiederle "Ma che stai facendo?" . Mi portai il pollice alla bocca iniziando a mordicchiarlo, come facevo sempre quand'ero incuriosita o stranita da qualcosa. Ora la situazione si stava facendo veramente molto strana, e ci capivo sempre di meno...era imbarazzante.
    Per fortuna proprio in quel momento arrivó Abyss, che inizió a strusciarsi e giocare con Aretha. Io approfittai del momento per voltarmi e guardare dietro di me: vidi poco distanti Zaber e Dragon che stavano confabulando. Ancora più indietro, Asha era immobile dove l'avevo lasciata. Quando il mio sguardo si posó sulla bella draghessa blu oceano, questa inizió a muoversi come un bambino di fronte ad un biscotto al cioccolato: la coda si muoveva a destra e a sinistra, il corpo ondeggiava lievemente coordinato con la coda e gli occhi azzurro mare mi guardarono con un'espressione supplichevole. Io annuii lievemente con il capo e lei prese veloce, tutta contenta, a venire verso di me e girarmi intorno, per poi restarmi vicina come un mollusco su uno scoglio. Evidentemente quel territorio sconosciuto era strano pure per lei, tanto che voleva ottenere un po' di conforto con la vicinanza della sua addestratrice. Io le diedi qualche amorevole pacca sulle spalle o dull'addome, prima che entrambe ci avvicinassimo agli altri due cavalieri dei draghi. Quando furono abbastanza ficini salutai chiunque stesse guardando con un piccolo cenno del capo, per poi ascoltare la domanda di Zaber:
    Hai avuto una visione sulle Creature Nere? stava chiedendo Zaber a Dragon.
    La mia mente inizió a formulare pensieri e domande molto confuse. Per prima cosa chi erano queste creature nere? E cosa volevano da Berk ? E cosa avevano a che fare con Aretha? E soprattutto: erano pericolose???
    Purtroppo ero cosí presa dai miei pensieri che mi distrassi subito quando Tiana abbracció Aretha.
    Oh , grande Thor! Grazie per aver creato quella ragazza! pensai tra me e me. Tiana era l'unica in grado di risollevare gli animi...grazie al cielo, quello che ci voleva.
    noi siamo qui per aiutarti, qualsiasi cosa dovesse succedere. la sentii dire e annuii con convinzione, anche se non ero sicura che qualcuno mi guardasse. Finalmente Aretha sembrava convinta ad accettare la nostra presenza
    È solo che questo luogo è...Così pieno di ricordi. disse lei. Parlava lentamente, come per cercare le parole adatte. Io continuavo a non capire e nuovamente inclinai la testa di lato. Asha, che era praticamente attaccata al mio fianco, compí lo stesso identico gesto.
    Bene pensai l'ultima volta che qualcosa era "piena di ricordi", Zaber si é ritrovato con un dardo nella pancia, la casa di Tiana é stata distrutta, i draghi hanno cominciato a inseguirsi e lottare....speriamo solo che non capiti di nuovo pensai con un filo di preoccupazione. Non volevo che succedesse qualcosa a me o al mio drago, non dopo che il mio cervello stava iniziando a entrare nell'ottica della scuola; non dopo essermi allenata fino allo stremo.
    Mentre pensav a tutte queste cose, improvvisamente sentii Asha ringhiare in modo grave e protettovo. Fu come un ritorno alla realtà. Notai Aretha vicino a noi che sussurrava un "Che" , come l'inizio di una domanda , per poi finire a terra. Istintivamente, le mie mani si poggiarono sul manico dell'ascia che usciva dalla sacca sulle mie spalle, ma un attimo dopo vidi ció che aveva colpito Aretha: un cambia ala, che prima si era reso invisibile e che ora aveva preso a leccarla. I due ingaggiarono una lotta, ma mi era parsa strana, come quello scontro "amichevole" che ingaggiavo spesso con Asha. I due continuarono a scontrarsi, finché il drago non emise un verso e Aretha rispose:
    Anche tu mi sei mancato . Non sapevo esattamente come si conoscessero quei due, ma per evitarmi un'esaurimento nervoso dovuto alle troppe incognite, cercai di vedere il lato positivo della cosa: non era un nemico, potevo rilassarmi. Allentai la presa sulla mia ascia e infine tolsi dall'arma le mani per poi farle scorrere lungo i fianchi, cercando di regolarizzare il respiro accellerato a causa dell'adrenalina. Mentre facevo questo, Arteha si avvicinó a noi e i due iniziarono a parlare
    Di cosa volevi parlarmi? chiese lei con il tono di voce severo
    Beh..... non mi sembra ne il momento, ne il luogo per parlarne ma....... Ho avuto una visione su quelle creature rispose Dragon restando sul vago.
    A quel punto, temevo davvero di impazzire. Un milione di domande afgollava la mia mente e mi faceva salire il nervoso. Il mio sguardo si posava frenetico prima su Aretha, poi su Dragon e infine su Asha, che dopo l'attacco aveva assunto una posa protettiva.
    Qualcuno vuole degnarsi di spiegarmi cosa sta succedendo??? chiesi con quella punta di ironia nell'accentuare la parola "degnarsi" , con il tono di voce spazientito
     
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    Oltre ad Abyss, anche Tiana tirò su di morale Aretha, abbracciandola e dicendole: noi siamo qui per aiutarti, qualsiasi cosa dovesse succedere.
    Aretha si asciugò in fretta le lacrime, dicendoci: È solo che questo luogo è... Così pieno di ricordi.

    Mi guardai attorno, e non potei fare a meno di tornare indietro coi ricordi, agli anni nell'arcipelago.. a quando la vita era ancora senza preoccupazioni né rimpianti... prima che il destino si abbattesse su di me, come una grande onda nera...
    Scossi la testa, avrei avuto tutto il tempo più tardi per rivivere con apatia quei ricordi, adesso dovevo solo pensare ad Aretha e alle Creature Nere...

    Quando guardai di nuovo Aretha, mi accorsi che stava osservando qualcosa dietro di noi; con la coda dell'occhio notai Vaxer, appoggiato ad un albero in disparte.
    All'improvviso, dal bosco, apparve un Cambia-Ala.
    Beyond drizzò le spine, ma notai che il drago non stava attaccando Aretha, così feci segno a Beyond di calmarsi.
    Lui si arrotolò, tenendo però d'occhio il Cambia-Ala.
    Anche tu mi sei mancato disse Aretha al drago, dopo che questi aveva emesso un verso.
    Poi si rivolse a Dragon: Di cosa volevi parlarmi?

    Beh..... non mi sembra ne il momento, ne il luogo per parlarne ma....... Ho avuto una visione su quelle creature le rispose Dragon.
    La mia ipotesi era stata confermata, così mi avvicinai a Vaxer.
    Nel mentre, Maya esclamò: Qualcuno vuole degnarsi di spiegarmi cosa sta succedendo???

    Diciamo che riguarda alcuni "conoscenti" di Aretha... le risposi, mentre raggiungevo Vaxer.

    Ascolta, questo posto sta molto a cuore ad Aretha; so di chiederti qualcosa che va contro la tua natura, ma che ne dici non usare armi qui? gli chiesi.

    Mi voltai poi verso Aretha, dicendole: Non ci presenti il tuo amico?
     
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  11. tiana
     
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    È solo che questo luogo è... Così pieno di ricordi. disse aretha dopo essersi distaccata dall abbraccio. l'atmosfera si stava riempiendo di ricordi e a quanto pare Aretha non era l unica a pensare al passato. mi voltai e vidi Zaber scuotere la testa per liberarsi dai suoi pensieri. avvicinarmi non aveva senso visto che nessuno aveva notato i suoi gesti e forse nemmeno avrebbe voluto che anche altri se ne accorgessero, ma con me non si scampava. a un certo punto un qualcosa mi volò davanti andando drito verso Aretha: era un cambia-ala. tutti si preoccuparono di quell attaccco inaspettato, ma Aretha sapeva benissimo con chi aveva a che fare. sorrisi vedendo come giocavano. anche tu mi sei mancato gli disse Aretha. Smeralda mi venne vicino poggiando il muso sulla mia spalla. la acarezzai e le gratai sotto il mento come piaceva a lei.
    di cosa volevi parlarmi? chiese Aretha a Dragon che rispose subito
    Beh..... non mi sembra ne il momento, ne il luogo per parlarne ma....... Ho avuto una visione su quelle creature le rispose Dragon.
    senza guardare Maya, percepì la sua preoccupazione che non riuscendo piu a contenere chiese Qualcuno vuole degnarsi di spiegarmi cosa sta succedendo??? a risponderle fu Zaber Diciamo che riguarda alcuni "conoscenti" di Aretha... guardai prima lui poi Maya, dibitavo che si sarebbe accontenta di una breve spiegazione. poi Zaber si rivolse a Vaxer Ascolta, questo posto sta molto a cuore ad Aretha; so di chiederti qualcosa che va contro la tua natura, ma che ne dici non usare armi qui?
    e a te sta molto a cuore lei sussurrai maliziosa non facendomi sentire. poi si firò verso Aretha Non ci presenti il tuo amico?
    mi avvicinai a Maya e le dissi prima che succeda l imprevedibile...ti spiego meglio... prima di sconfiggere il morte ulunate delle strane creature vennero a farci visita....non so nemmeno come descrivertele...erano nere e brrrrr...Aretha e Firiet le conoscevano e ci andarono a parlare riuscendo a mandarle via. non so come, so solo che furono bravissime. Aretha in seguito ci disse che farebbero di tutto per proteggere un drago.... adesso chissà cosa ha da dirci Dragon e penso che anche la nostra cara Aretha dovrebe dirci qualcosa di piu conclusi con un sospiro sapendo quanto fosse difficile dover parlare del passato e raccontare la propria vita.

    @aretha e zaber dai ci voleva il pensierino maliziosi....ma se vi da fastidio lo tolgo
    @maya grazie <3
    @x tutti se ho sbagliato qualcosa ditemelo xk non vorrei confedere quello che ho letto nelle ruolate a cui nn ho partecipato e quidni non vorrei aver fatto dire al mio peronaggio cose che non sa
     
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    Mentre stavo osservando la dolce scena dei miei "amici" che consolavano Aretha,Zaber mi notò e si diresse verso di me,dicendomi.
    Ascolta, questo posto sta molto a cuore ad Aretha; so di chiederti qualcosa che va contro la tua natura, ma che ne dici non usare armi qui?
    Mi dispiace,non posso staccarmi gli arti.
    Gli dissi,con un tono sarcastico e con una leggera risata.
    Poi,mentre si allontanava,un Cambia Ala saltò su Aretha. Estrassi la Katana e cominciai ad avvicinarmi,tuttavia riposi l'arma quando notai che il drago stava solo giocando.Un vecchio amico,probabilmente.
    Non ci presenti il tuo amico?
    Chiese Zaber,mentre Tiana spiegava a Miss Mistero cosa era accaduto.Ancora non conoscevo il suo nome.Cercai di non dare nell'occhio,ormai ero in mezzo a loro e Miss Mistero poteva tranquillamente scoprirmi,anche se credo che fosse troppo occupata a comunicare con Tiana.
    SIA LODATO IL PC CHE MI FA RUOLARE DECENTEMENTE
     
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  13. Aretha Everline
     
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    Maya e Vaxer avevano istintivamente portato le mani alle armi, ma subito si erano rilassati dopo che ebbero visto che il Cambia-Ala non era un nemico.
    - Beh..... non mi sembra ne il momento, ne il luogo per parlarne ma....... Ho avuto una visione su quelle creature- disse Dragon, rispondendo alla mia domanda.
    - Lo so.- risposi, con una nota di asprezza nella voce.
    Mi fermai, aspettando che il ragazzo continuasse, ma, intanto, il mio vecchio amico si posizionò tra me e i miei compagni: il suo istinto di protezione verso di me era ancora molto forte, nonostante gli anni in cui eravamo rimasti separati.
    -Qualcuno vuole degnarsi di spiegarmi cosa sta succedendo???- esplose improvvisamente Maya, usando un noto ironico che mi fece pensare che avrei dovuto dare una qualunque spiegazione, lo dovevo a loro dopo tutto quello che era successo.
    Stavo per iniziare un discorso, ma Zaber mi anticipò.
    -Diciamo che riguarda alcuni "conoscenti" di Aretha...- disse lui e gli fui grata di non aver raccontato tutto ciò che gli avevo rivelato tempo prima ai bacini termali: se i miei amici dovevano conoscere la verità allora la avrebbero sentita dalla mia bocca.
    - Ascolta, questo posto sta molto a cuore ad Aretha; so di chiederti qualcosa che va contro la tua natura, ma che ne dici non usare armi qui?- continuò lui, adesso rivolto a Vaxer.
    Questi rispose sarcasticamente:- Mi dispiace,non posso staccarmi gli arti.
    - Credo, invece, che dovrai provare a farlo- dissi, riuscendo finalmente a parlare.- Non sarebbero contenti se le portassimo con noi.
    Poi Zaber si girò verso di me:
    - Non ci presenti il tuo amico?- mi chiese.
    Sentendosi chiamato in causa il Cambia-Ala, che fino a quel momento si era limitato ad osservare e controllare la situazione, alzò la testa, curioso anche lui di capire ciò che stava accadendo.
    - È solo un vecchio amico di giochi- risposi, sorridendo al drago, che mi rispose con un ringhio di assenso.
    - prima che succeda l imprevedibile...ti spiego meglio... prima di sconfiggere il morte ulunate delle strane creature vennero a farci visita....non so nemmeno come descrivertele...erano nere e brrrrr...Aretha e Firiet le conoscevano e ci andarono a parlare riuscendo a mandarle via. non so come, so solo che furono bravissime. Aretha in seguito ci disse che farebbero di tutto per proteggere un drago.... adesso chissà cosa ha da dirci Dragon e penso che anche la nostra cara Aretha dovrebbe dirci qualcosa di più- si affrettò, intanto, a spiegare Tiana a Maya.
    Bene, allora il momento che tanto temevo era ormai giunto. Prima di rispondere, però, dovevo mostrare ai miei amici una cosa, così feci loro segno di seguirmi. Camminammo per un po’, in silenzio, fino a che, giunti davanti ad un grosso cespuglio che ci impediva di vedere oltre, mi fermai e, girandomi con l’intero corpo verso di loro, scostai alcuni rami in modo da creare un varco. Non dovetti nemmeno guardare per sapere cosa stavano vedendo, perché conoscevo quel posto a memoria e mi interessava di più la loro reazione.
    Davanti a noi (o meglio dietro di me e davanti agli altri ) si estendeva una radura enorme, piena di alberi molto diversi tra loro, che creavano, grazie alle larghe foglie, ombre di varie dimensioni e forme, e colorata da fiori che spaziavano da grandi a minuscoli, da color verde a viola, da nero a bianco. Eppure, nonostante non esistesse nulla di simile nel resto del mondo, non era la cosa che colpiva di più: draghi di ogni specie volavano o camminavano da una parte all’altra della radura, mescolandosi tra loro, giocando e combattendo scherzosamente con chiunque capitasse loro a tiro. Inoltre si potevano notare qua e là qualche yack e qualche animale di altro genere, solitamente prede dei draghi. Quello era il luogo di cui avevo parlato a Zaber alle grotte.
    - Benvenuti a casa mia- annunciai, mentre il Cambia-Ala, che ci aveva seguiti, si fiondava nel varco che avevo creato e iniziava a rotolarsi tra i fiori. C’erano così tante cose da dire, prima di poter spiegare esattamente chi erano quelle creature nere e cosa volevano.

    Edited by Aretha Everline - 17/3/2015, 12:46
     
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  14. Dragon99ar
     
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    Aretha ci condusse in un ampia radura piena di draghi e animali.
    Benvenuti a casa mia
    Disse Aretha
    Aretha, non stai facendo altro che aumentare le domande che abbiamo. Cos'è questo posto?
    scusate se è cortissima ma è davvero palloso usare il telefono
     
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    Avevo avuto uno sfogo di esasperazione, ma dopo la mia frase mi sentivo un poco meglio. Almeno qualcuno si sarebbe finalmente deciso a non fare il misterioso cronico.
    Diciamo che riguarda alcuni "conoscenti" di Aretha... mi rispose Zaber. Era una risposta del tutto incompleta, tenendo presente che il fatto che c'entrasse Arteha e qualche altra creatura l'avevo già capito senza bisogno di spiegazioni.
    Annuii, facendo cenno con la testa di sí per fargli notare di aver capito. Il mio sguardo si posó un attimo su Aretha per poi tornare subito su Zaber. Dovevo riuscire a trattenere tutti i sentimenti che avevo provato in quelle....quanto era passato? Delle ore? Più o meno. E mi era molto difficile farlo. Nella mia testa rimbombava ancora la voce di Hiccup che mi ero immaginata durante la lettura della lettera: "Prenditi cura di loro, Prenditi cura di loro....". Era come un fantasma innestato nel mio cervello che non faceva altro che ripetere quella frase. E quando ció accadeva, ne conseguivano due sentimenti: il primo, la voglia di piangere, di andarlo a cercare, la preoccupazione...l'amore, ecco, l'amore. Il secondo, dovuto alla frase, era la responsabilità. Perché non riuscivo mai ad anteporre totalmente la seconda alla prima?
    Cercai di distrarmi, scuotendo appena il capo come per scacciare i pensieri, quando notai Zaber che si avvicinava a un albero, poco lontano da lí. Appoggiata all'albero, c'era la persona che più avevo odiato in questa vita: Vaxer. Alla sua vista strinsi i denti e mi portai una mano sulla cicatrice, che stranamente sembrava bruciare più del solito. O forse era solo illusione?
    Ascolta, questo posto sta molto a cuore ad Aretha; so di chiederti qualcosa che va contro la tua natura, ma che ne dici non usare armi qui? stava giusto dicendo Zaber a Vaxer.
    Cosa che da un lato mi sembrava molto giusta, almeno nessuno avrebbe corso il pericolo di un'altra cicatrice come la mia, ma da un lato mi fece anche riflettere: Come mai Zaber, che restava sempre cosí vago nel dare spiegazioni, sapeva già cose che noi non sapevamo ancora?
    Pensai che non fosse quello il momento di pensarci, altrimenti mi sarebbe venuto l'esaurimento nervoso. E beh, non sarebbe stato molto piacevole. Decisi semplicemente di guardare la scena, come spettatore passivo, accarezzando un poco Asha (che era sempre rimasta attaccata a me) che , avevo notato prima, si era irrigidita anche lei nel vedere Vaxer. Entrambe avevamo bisogno di tenere a freno i nervi.
    Mi dispiace,non posso staccarmi gli arti rispose ironico Vaxer, emettendo un leggero risolino.
    Una cosa é certa...ti ho smistato fin troppo bene. Sei un Night. pensavo tra me e me.
    Credo, invece, che dovrai provare a farlo- Non sarebbero contenti se le portassimo con noi. rispose prontamente Aretha.
    Si poteva quasi sentire la tenzione nell'aria. Era come guardare una lotta fra draghi nella parte finale, con la suspance a 2000, desiderosi di sapere il vicitori e coscienti del dover aspettare ancora.
    A quella frase, la mia mano si posó sull'ascia che tenevo ancora legata al cinturino, e i pensieri andarono alla sacca piena zeppa di frecce, archi, pugnali di riserva e cose cosí.
    Fu allora che feci una cosa strana. Anche se la frase non era rivolta a me, estrassi l'ascia dal cinturino, poi mi tolsi la sacca dalle spalle e presi in mano l'arco , le frecce e i due pugnali che avevo dentro (non ero solita a girare molto armata , infatti) e lasciai all'interno solo la letter di Hic e, mi accorsi, una scatolina (che non so come ci fosse finita dentro) contenente dei colori e dei carboncini e dei fogli di carta. Inoltre anche del pane e un po' di formaggio di yack nei rispettivi incarti. Mi rimisi la sacca sulle spalle, restando con tutte le armi nelle mani. Per un secondo, le tenni sollevate in aria, osservandole quasi con riluttanza, poi arretrai di qualche passo, mi voltai e le appoggiai al suolo.
    Mentre ritornavo, indicai Aretha e Zaber dicendo.
    Se qualcuno...o qualcosa mi rompe l'ascia o mi scheggia le frecce, vi riterró personalmente responsabili. dissi con un pizzico di ironia. Non ero certa del fatto che qualcuno mi avesse vista o meno, ma fatto sta che ora mi sentivo un poco meglio. Forse, se facevo come ordinavano, le spiegazioni sarebbero arrivate prima.
    Non ci presenti il tuo amico? stava chiedendo Zaber ad Arteha
    È solo un vecchio amico di giochi rispose lei con un sorriso.
    Fu allora che mi ritrovai Tiana vicina, e per poco non ebbi un sussulto. Ero cosí presa da quella strana situazione che non l'avevo neanche sentita avvicinarsi
    prima che succeda l imprevedibile...ti spiego meglio... prima di sconfiggere il morte ulunate delle strane creature vennero a farci visita....non so nemmeno come descrivertele...erano nere e brrrrr... disse. Io l'ascoltai in silenzio, cercando di rimandare la mente a quegli istanti. Io non ero presente. Avevo sentito dei rumori e mi ero addentrata nella foresta con Asha. Ci pensavo solo ora. Chissà se quello che avevo sentito...no, non aveva importanza, adesso.
    Aretha e Firiet le conoscevano e ci andarono a parlare riuscendo a mandarle via. non so come, so solo che furono bravissime. Aretha in seguito ci disse che farebbero di tutto per proteggere un drago.... continuó. Io annuii. Potevo immaginarmi perfettamente la scena. E fare di tutto per proteggere un drago era tipico dei Dragon Trainer, in particolare, ad essere preciso, era tipico di Zaber e Aretha, con i rispettivi Beyond e Fleirie.
    adesso chissà cosa ha da dirci Dragon e penso che anche la nostra cara Aretha dovrebbe dirci qualcosa di più concluse infine. Mi voltai per un attimo verso Aretha. Come per rispondere a quella frase di Tiana, lei fece cenno di seguirla.
    Bisbigliai un Grazie , Tiana in tono molto sollevato, come se mi avesse appena fatto sbollire l'agitazione. Poi, come Terribili Terrori ipnotizzati dal suono di un flauto, ci affrettammo tutti a seguire Aretha. Camminammo a lungo, addentrandoci nella foresta sempre di più. Cos'é che andava sempre dicendo Hiccup? "Per una ragazza non é sicuro girare nella foresta da sola". Chissà dove ci stava conducendo. Non conoscevo tutta la foresta naturalmente, poiché non mi ero mai addentrata troppo . Sí, era un buon posto per allenarsi o per cacciare, ma non sapevi mai ció che potevi trovarvici dentro, e ció che stavamo per vedere ce ne avrebbe dato la dimostrazione.
    Ci fermammo davanti ad un cespuglio, che ci sbarrava la strada. Aretha peró sembrava sicura di ció che faceva e scostó i rami con le mani, aprendo un varco.
    Restai letteralmente sotto shock da ció che vidi . Alberi di ogni dimensione, forma e colori si estendevano in una radura che sembrava infinita, cosí come fiori , di ogni aspetto, di ogni colore, di ogni forma. Era tutto cosí...meraviglioso! E non era finita lí: draghi di ogni tipo si rincorrevano, giocavano o cacciavano tra le piante.
    Quelli sono uncinati! Quegli altri terribili terrori! E ci sono anche gli Incubi Orrendi! il mio cervello stava analizzando ogni singola specie di drago. Restai letteralmente a bocca aperta come una baccalà, quando Arteha disse:
    Benvenuti a casa mia
    Casa sua? Quel posto?
    Asha inizió a scodinzolare alla vista degli altri draghi, ma le feci cenno di aspettare. Non conoscevamo ancora quel luogo, e , soprattutto, l'attenzione in quel momento era tutta da dedicare ad Aretha. Mi voltai a guardarla, e le sorrisi appena, chiudendo la bocca e rendendomi conto solo allora che ero sembrata un'emerita stupida nel guardarmi attorno meravigliata a quel modo.
    Aretha, non stai facendo altro che aumentare le domande che abbiamo. Cos'è questo posto? chiese Dragon. Aveva ragione. Eravamo tutti scossi e meravigliati allo stesso tempo.
    Pensai che fosse il momento di sdrammatizzare, cosí mi tolsi la sacca dalle spalle e la aprii.
    Beh, suppongo che possiamo anche metterci comodi. Mentre Aretha ci racconta, e sono sicura che lo farà dato che ora ne abbiamo tutto il tempo, chi vuole mettere qualcosa sotto i denti? proposi tirando fuori dalla sacca il pane e il formaggio di yack e porgendoli agli altri.
     
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48 replies since 21/2/2015, 09:13   988 views
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